META HT AM : Dichiarazioni della stampa




Pinkbike: 30 giorni su una META HT AM RACE - Le conclusioni
 

Tom Bradshaw è un giornalista di Pinkbike. Abituato a girare sui sentieri di Whistler, vicino agli uffici della rivista, ha deciso di testarli con una bici differente dai soliti modelli trail/enduro che è solito guidare: una hardtail, la META HT AM RACE. Quali conclusioni ne ha tratto? Ecco i suoi commenti.

Anche se ammette che era un po' spaventato dalla mancanza di sospensioni posteriori, temeva di essere molto più lento che con una bici a sospensione integrale durante le prime discese, successivamente dichiara che il timore iniziale sulle traiettorie e sulla sua guida non avevano nulla a che vedere con questo:
 
"Mi sono reso conto che dovevo guardare molto avanti per guadagnare il tempo necessario per capire le giuste sezioni di frenata. È una fantastica lezione da imparare. Qualcosa che solitamente non si fa con una bici biammortizzata, dove la frenata è molto più semplice.
 
"Anche la scelta delle linee è un ottimo esempio di quanto la guida possa essere differente. Non disponiamo di un ammortizzatore che usiamo come assicurazione per prendere linee classiche. (...) ora il rider è costretto a scegliere le linee giuste, con la giusta velocità, il giusto equilibrio ed il miglior tempismo possibile. Quindi è molto meno passivo in sella alla bici."
 
"Una delle cose che si imparano di più su una hardtail è il pompaggio. Si disperde molta meno energia dall'ammortizzatore ed è molto più semplice lavorare sulla tempistica. Senza una sospensione posteriore, la bici risponde immediatamente. Ti rendi conto molto rapidamente se stai pompando correttamente o no: è ciò che crea o ti fa perdere velocità senza bisogno di pedalare."

Dopo 30 giorni in cui ha guidato solo una hardtail e ha visto il suo stile di guida cambiare radicalmente, Tom Bradshaw spiega i suoi cambiamenti avvenuti sul percorso: in 30 giorni, guadagna 5 secondi sul tempo tra il primo e l'ultimo giorno del suo test! "Non importa quale bici si guida, ci si può comunque divertire. È anche bene tornare alle origini ogni tanto! " conclude il giornalista.