WORK IN PROGRESS SYLVAIN ANDRÉ


A pochi mesi dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, alcune news da Sylvain André, il nostro rider del COMMENCAL BMX Project.

 

Come va dopo l'incidente in Argentina?

Sto bene! Sono ormai a fine convalescenza dopo la caduta in Coppa del Mondo nel 2023 in cui ho riportato una doppia frattura radio/cubitale.
È un peccato perché ero reduce da un ottimo secondo posto nella manche francese di Sarrians.

Come si prospetta la stagione olimpica?

A breve avrò un appuntamento con il chirurgo per capire se sarò in grado di riprendere o meno. In ogni caso, salterò le prime due manche di Coppa del Mondo a Rotorua, in Nuova Zelanda. Con un po' di fortuna tornerò per le gare in Australia a fine di febbraio, ma non c'è ancora nulla di certo. Se non riuscirò a tornare a febbraio, dovrò rimandare a marzo! La selezione per i Giochi Olimpici non è ancora stata confermata, ma questo potrebbe complicare un po’ le cose.

Ora l'obiettivo è rimettermi in piedi per essere selezionato e quindi prepararmi al meglio per agosto. Purtroppo anche le cadute fanno parte del gioco nella BMX.


Qual è lo stato d’animo attuale?

Cerco di mantenere il morale alto, è una grande chance quella che si avvicina e questo mi motiva. I Giochi Olimpici in Francia non capitano tutti i giorni, questo mi spinge a dare il massimo in allenamento. A 32 anni, è potenzialmente la mia ultima Olimpiade, quindi farò di tutto per esserci.

Ti sei già fatto un’idea sulla pista olimpica di Saint-Quentin-en-Yvelines?

Penso sia un peccato non avere delle strutture dedicate come si fa solitamente per le Olimpiadi. Mancherà l'effetto sorpresa. Detto ciò capisco anche i vincoli finanziari e la volontà di sfruttare ciò che già esiste. Ci sarà una nuova pista che sarà completata per il test-event di aprile, ma da quella data fino alle gare olimpiche potranno provarla tutti e allenarsi sulla pista olimpica. Anche se non sappiamo ancora cos’ha in serbo il CIO, non ci dovrebbero essere ulteriori sorprese da qui alle gare.

Parlaci del tuo ruolo nel COMMENCAL BMX Project

Ho collaborato con l’ufficio di progettazione in quanto esperto di BMX. L'idea era quella di creare un quadro di lavoro coerente. Abbiamo testato diversi modelli concorrenti per definire una serie di specifiche ed evitare di moltiplicare il numero di prototipi. Grazie alla mia esperienza e alle competenze degli ingegneri, siamo riusciti a realizzare una bici bella e performante. Io e Laura (Smulders) l'abbiamo provata e l’abbiamo amata fin da subito.

Ci sono un sacco di dettagli bellissimi sulla bici, cose che di solito non si vedono sulle BMX Race, come ad esempio il tubo sterzo o il movimento centrale lavorati.


Quali erano i criteri essenziali da rispettare per te come rider?

È stato piuttosto semplice, avevo già un'idea abbastanza chiara sulla geometria, grazie alla mia esperienza con diverse bici. Abbiamo lavorato su un sistema di tensionamento della catena che ci permette di avere una geometria costante, senza modificare l'interasse. Il prossimo obiettivo per avere una bici che sia un vero gioiello, è risparmiare qualche grammo sul telaio. Ad ogni modo si tratta pur sempre di BMX, e non dobbiamo impantanarci nel tentativo di reinventare tutto. Bisogna seguire dei criteri semplici. Questo secondo prototipo ne è l'esempio perfetto.

Cosa possiamo augurarti per il futuro?

Che in un futuro molto prossimo il chirurgo mi dia l’ok per tornare sulla bici e lasciarmi alle spalle tutte le disavventure, sperando di non avere più dolori che m’impediscano di gareggiare.


Photos : Nicolas Brizin